Ripristino di un giardino degli anni Venti e sistemazione paesaggistica di terreni adiacenti di nuova acquisizione.
Dall’incontro tra paesaggio e tradizioni locali, sorge a mille metri d’altitudine un nuovo bosco che dialoga con il passato, nel presente: alla riqualificazione del bosco di conifere del giardino progettato da Giovanni Greppi nel 1926, si aggiungono le nuove piantagioni nel terreno di nuova acquisizione, per un’area complessiva di un ettaro e mezzo.
Castagni, betulle e sorbi seguono un impianto che alterna il disegno formale a quello informale, creando un succedersi di sequenze che inducono alla scoperta del parco. All’interno del bosco, che si svolge sulle pendici del monte alle spalle della villa, si aprono piccole radure e ampi prati assolati, stretti viali prospettici e gruppi geometrici d’alberi dalla fioritura ornamentale. Disseminate qua e là, installazioni in pietra sottolineano di volta in volta il disegno regolare o l’ambiente naturale, dove la pietra, coniugandosi in forme e finiture differenti, diventa oggetto d’arredo, occasione di sosta, oppure, secondo l’uso tradizionale, limite e confine del giardino.